Sono sola. Si e sempre soli.Io saro sempre sola.Mai avevo pensato una cosa simile. “Io sono fatto in un altro modo”, mi ero detta con orgolio;ma vedevo nelle mie differenze il segno di una superiorita che un giorno sarebbe stata riconosciuta da tutti. Ero ribelle ,volevo diventare qualcuno, fare qualche cosa,percio dovevo strapparmi alle vecchie abbitudini, alle routines. Se fossi riuscita a fare una carriera, a compiere un’opera sarei complimentata per essermi sbarazzata dal conformismo, sarei stata accettata,ammirata. Scoprii bruttalmente che la gente , la mia famiglia non mi accettava, mi metteva al bando. Fui presa dal angoscia, poiche mi resi conto che in me criticavano, piu ancora del mio atteggiamento attuale,l’avvenire verso cui mi avviavo.Nessuno mi accettava cosi com’ero, nessuno mi voleva bene:mi vorro bene da me stessa, decisi,per compensare quell’abbandono. Un tempo mi piacevo, ma mi curavo poco di conoscermi; adesso cerco di sdoppiarmi per osservarmi;per spiarmi;nel mio diario dialogavo con me stessa. Entrai in un mondo che mi stordi per la sua novita. Appresi cio che separa la tristezza dalla malinconia, l’aridita dalla serenita,appresi le esitazioni e i deliri del sentimento, lo splendore delle grandi rinuncie e i mormorii sotteranei della speranza.Mi sentivo radicalmente tagliata fuori; guardavo allo specchio quella che gli altri vedevano:non ero io;io ero assente;assente da tutto;dove trovarmi???Mi smarrivo.<<Vivere e mentire>>,in generale non avvevo niente contro la menzogna, ma in pratica era fastidioso